Entrati all'interno si ha l'affascinante visione dell'insieme, nell'armoniosa, distribuzione delle tre navate, in cui la principale, quasi doppia di ciascuna laterale, è divisa dalla serie delle colonne e dai pilastri, che sorreggono dieci arcate in fuga ritmata verso il presbiterio sopraelevato con l'abside e l'altare maggiore.
In alto, il soffitto si presenta nel tipico impianto basilicale a capriate scoperte su mensole marmoree. La parete sinistra appare unitaria senza alcuna finestra, a differenza di quella destra, in cui si aprono sette finestre in forma oblunga. Altre tre invece sorgono nella parte absidale di fondo. In pratica qui, cone a Torcello, come a S. Giacomo dall'Orio, a S. Giovanni Decollato e altri casi in Venezia, la luce entra in pieno dal lato meridionale e in parte da quello absidale nonchè dalla parete d'ingresso.
Per spiegare l'incongruente sistema, giacchè le basiliche romano-ravennati e quelle di Aquileia e Grado recano le finestre su entrambi i lati, sono state proposte diverse ipotesi riducibili di massima alla necessità di difesa dei venti freddi del nord o dai temporali estivi, o in un significato allegorico in una contrapposizione fra le tenebre del settentrione e la luce del mezzogiorno.
Le soluzioni sono possibili, sebbene non si debba escludere siano intervenuti fattori di ordine estetico, vale a dire la necessità di creare un vano nel quale la luce si diffonde misurata e penombrata , secondo il gusto delle chiese bizzantine, nel gioco incrociato dalle tre fonti luminose: dalla parte meridionale, luce meridiana e marina, da quella orientale absidale, luce mattutina mentre dall'occidentale dell'ingresso, luce del tramonto. Non escludiamo che un significato simbolico, qualora si ricordi quanto di esso siano ricche l'architettura e l'arte figurativa orientale. Il numero sette, che riappare anche all'interno nei sette archi dell'abside centrale, è numero mistico di chiare ascendenze bibliche, espressivo o delle sette virtù (quattro morali e tre teologali) o dei sette doni dello Spirito Santo. Muovendoci il altro senso, qualora aggiungiamo le tre finestre dell'abside, otteniamo il numero dieci, il quale riemerge con maggior chiarezza nelle dieci arcate su ciascun lato della navata centrale, ovvia reminescenza dei dieci comandamenti della legge divino-mosaica.
Maggiori informazioni - La cattedrale ed il lato esterno
Maggiori informazioni - La cattedrale e l'interno
Maggiori informazioni - La cattedrale - navata destra
Maggiori informazioni - La cattedrale - navata sinistra
Maggiori informazioni - La cattedrale - il presbiterio