MOSTRA DI ROBERTO POLITA
Sabato 17 luglio 2010, presso il Centro civico di piazza Vescovado a Caorle, alle ore 19.00 si terrà l’inaugurazione della mostra di Roberto Polita. “Impressioni d'acqua e percorsi d'emozioneâ€, promossa dall’Amministrazione comunale della Città di Caorle. La Mostra rimarrà aperta fino a martedì 27 luglio con i seguenti orari: tutti i giorni dalle ore 19.00 alle ore 23.00; la domenica anche dalle ore 10.00 alle ore 12.00.
L'acqua del mare, della laguna, dei canali e fiumi di queste terre è il suggestivo filo conduttore di questa mostra, unitamente al colore. È infatti “il colore l’elemento che costruisce la suggestione delle opere di Polita, è il colore che si fa suono, intimo e profondo, per comporre poetiche armonie fon te di serenità per chi osserva, è il colore che nelle sue presenze-assenze sulla tela diventa principe di luce. E proprio nell’acqua, già prezioso riferimento della tradizione impressionista cui Polita fu legato per affinità elettiva, l’artista identificò un prezioso laboratorio di luce in dinamico divenire, come il volgere della giornata nella quale con il cavalletto dipingeva appunto en plain-air, nel Basso Piave, tra le marine di Caorle e di Eraclea, a Venezia, Capri e a Parigi, dove dagli anni Novanta viveva gran parte dell’annoâ€.
In queste impressioni d'acqua e percorsi di emozione “l’arte di Roberto Polita si rivela nella storia del suo stesso segno che, da atmosfere soffuse e pastello, eco del fascino di Candiani e di De Pisis, passando attraverso la lezione degli Impressionisti, approda ad un differente tratto pastoso ed avvolgente, ammiccando ai Fauves e al post-Impressionismo. Da atmosfere rarefatte, caratterizzate da un segno secco e leggero, delicato a volte come g essetto colorato che gioca con gli stessi spunti luminosi del supporto, si passa gradualmente ad uso più materico del colore, che seguendo il processo di sintesi delle forme, si distende in ampie campiture, racchiuse da linee sicure. Decisiva fu in tal senso l’esperienza parigina che, attraverso le intense atmosfere dei cieli atlantici in metamorfosi e l’ennesimo confronto con un altro paesaggio d’acque, modificò la tavolozza di Polita, rafforzandone i toni e lo stesso valore costruttivo del colore. Le delicate velature che nel primo periodo dell’artista creano la magia delle sue acque per un processo che sottrae il colore (utilizzando non quest’ultimo come luce, ma il “vuoto†del supporto), lasciano progressivamente spazio a pennellate ardenti che in un nuovo bouquet cromatico coprono interamente la tela: così quest’ultima fase della sua produzione annunciava di fatto un nuovo punto di inizio della sua arte, interrotta dalla tragica ed improvvisa scomparsa del pittore nel 2009â€.