È un'antica tradizione marinara e forse è uno degli appuntamenti più sentiti dell'estate di Caorle. L'incendio del Campanile è una manifestazione diversa rispetto alla processione della Madonna dell'Angelo via mare. Quella si celebra ogni 5 anni. Invece il rito antichissimo dell'incendio del campanile cilindrico si perde nella notte dei tempi e si svolge ogni secondo fine settimana di luglio, in piena stagione e con il caldo. Sono date da evidenziare nel calendario, poiché costituiscono il punto più alto della religiosità nel Comune di Caorle. Il programma di massima prevede due messe e due percorsi, cui partecipano tutti i fedeli di Caorle, i turisti e anche le persone che appartengono alle altre religioni.
È un rito molto sentito anche da chi si professa ateo. A molti caorlotti, curiosamente, non sfugge un particolare che si trascina dall'ottocento. Chi si professava di idee socialiste non frequentava la chiesa, ma credeva fortemente nella Madonna dell'Angelo. Si mischiano tradizioni antiche, oracoli e persino riti pagani che il cattolicesimo, come per altri eventi, ha fatto propri nel corso dei secoli. Lo stesso giorno di Natale è fissato in base a antiche credenze pagane. Comunque il rito cattolico comprende prima la messa, poi il trasferimento e infine l'incendio.
Attorno alle 21 del sabato verrà celebrata la messa prefestiva. Finita la celebrazione la Madonna viene trasferita dal santuario, la chiesetta sul mare, e inizia la processione verso il duomo millenario, lontano soltanto una manciata di metri, meno di un chilometro. Quando la statua della Madonna entra in piazza Vescovado il Campanile si incendia. È chiaro, non è un incendio vero e proprio, ma è un po' come se lo fosse. Infatti all'interno della struttura cilindrica vengono fatti esplodere fuochi pirici di colore rosa, che visti da lontano conferiscono al Campanile un aspetto cromatico tendente al rosso. Con il campanile rosso fuoco la Madonna entra in Duomo, tra le preghiere e i canti dei fedeli e viene issata su un piedistallo che è posizionato all'interno della navata centrale, proprio a un passo dal'ingresso. Tra il sabato e la domenica la statua della Madonna viene fatta oggetto delle preghiere delle suppliche dei fedeli. Si consuma un rito che resiste nei secoli e caratterizzerà anche il secolo Ventunesimo.
Il giorno dopo, domenica, sarà tempo di riprendere il cammino. La Madonna dell'Angelo tornerà nella sua casa, il santuario sul mare. Ancora alle 21 si celebra la messa nel duomo. La statua della Madonna dell'Angelo varcherà l'ex cattedrale e una volta uscita da piazza Vescovado il campanile si incendierà di nuovo con le stesse modalità della serata precedente.
Non si ricorda un rito di luglio con la pioggia, ma a ogni modo le celebrazioni e la processione si celebra con qualsiasi condizione atmosferica. Ad assistere alle celebrazioni arrivano fedeli da tutto il Nord-Est e anche dall'estero, solo per assistere a un rituale cui tutti sono molto affezionati. In prima battuta gli abitanti di Caorle. Anche quelli lontani conservano nel loro cuore i ricordi di una grande tradizione.