Si celebra ogni 5 anni e il prossimo appuntamento è per il settembre del 2020. Manca relativamente poco, dunque, alla processione via mare della Madonna dell'Angelo, una delle feste più sentite non solo dagli abitanti di Caorle, ma dalle migliaia di persone che affollano la città in quei giorni pieni di grazia e di luce.
Questa celebrazione dei pescatori si perde nella notte dei tempi, ma ha assunto i caratteri di un rito religioso moderno solo nel Ventesimo secolo, grazie a un'intuizione geniale di un santo. Proprio così. Erano gli anni 50 e a Caorle ci si stava preparando alla festa per mare della Madonna, che si celebrava ogni 25 anni. Era un privilegio, in un'epoca caratterizzata ancora da molte guerre e tensioni internazionali, ma anche da feroci malattie, poter assistere a due processioni per mare. Eppure quel santo avrebbe segnato la svolta perenne dell'intera manifestazione e delle celebrazioni per le generazioni successive. Quel santo era Angelo Roncalli. Ma cosa ci faceva il Papa Buono a Caorle? Nel 1955 il futuro santo di Sotto il Monte, Bergamo, era patriarca di Venezia. Normalmente da quando Caorle non è più sede vescovile operativa, bensì soppressa (ma il titolo esiste ancora) è il patriarca veneziano la figura religiosa maggiore. Papa Roncalli rimase così estasiato dalla processione per mare della Madonna coi pescatori che fece una proposta grandiosa. Infatti fu fatta propria dai caorlotti: la celebrazione via mare si sarebbe svolta ogni 5 anni e così fu. Madonnina dell'Angelo portafortuna dei futuri papi. Infatti nel 1975 toccò al patriarca di allora Albino Luciani, che potrebbe essere dichiarato beato al trentesimo anniversario della salita al soglio pontificio che cade quest'anno, nel 2018. Poi venne eletto come Giovanni Paolo I, colui che precedette San Giovanni Paolo II. Al di là dei meriti avuti dai futuri papi sulla processione via mare della Madonna la stessa celebrazione religiosa ha una sua particolarità. Nelle processioni di luglio, infatti, si è abituati a vedere il passaggio della Vergine nelle ore serali, quindi tra le stelle.
Invece i riti della grande processione via mare con la grande caorlina, sono preceduti da una celebrazione via terra, sotto la luce del giorno. Fino agli anni 90 arrivava appositamente una caorlina detta bissona da Venezia. La statua della Madonna parte dal porto peschereccio, attraversa il Varoggio e va sul mare per poi approdare sugli scogli e quindi raggiungere il santuario, ripercorrendo l'antica leggenda secondo cui nel VI° secolo in piena lotta iconoclasta un simulacro venne recuperato sul mare, trascinato dalle onde proprio lì dove sorge la chiesetta bianca. L'ultima processione si svolse a regime ridotto. Nel 2015 il forte vento ha convinto per motivi di sicurezza il corteo acqueo a non attraversare la foce del Livenza. La statua della Madonna dunque fece il giro all'inverso e percorso il Varoggio al contrario, suscitando un'emozione diversa ma nuova. Nel 2020 sarà tutto pronto, per una nuova entusiasmante processione votiva.