Una rassegna culinaria con i grandi piatti della antica tradizione caorlotta. Il mare dell'Alto Adriatico di sicuro regala la possibilità a tutti i ristoratori delle varie cucine, nei ristoranti caorlotti, di preparare prodotti in grado di soddisfare i palati più esigenti.
Rientra nei canoni della grande cultura del mare anche la Festa del Pesce, che viene organizzata ogni anno in città nei mesi estivi. La festa affonda in radici molto antiche, che riguardano la storia di Caorle e dei suoi lavoratori più numerosi, ovvero i pescatori. Prima del boom del turismo, infatti, la pesca era la sola fonte di sostentamento per questo territorio e c'erano dei periodi molto duri e lunghi. Pesca di mare e pesca di laguna costituivano certamente due tipi di lavoro e di sacrificio differenti.
La pesca di mare si pratica infatti quotidianamente, tranne che nei periodi di fermo. Per la pesca in laguna, che si pratica ancora ma con modalità decisamente diverse, i pescatori abbandonavano le proprie case e nel periodo di fraima, in pieno inverno, restavano lontani dalle famiglie per 3 mesi, il tempo utile per fare il pieno. Tra l'altro coi diritti esclusivi di pesca i caorlotti hanno creato una vera e propria industria, non dissimile da come si concepisce nell'attualità. Dal mare e dalla laguna alle nostre tavole e soprattutto sulle tavole della Festa del Pesce.
Quando ancora c'era il vecchio municipio il parcheggio adiacente di via Roma, che oggi non esiste più, era composto da sassi. Era quello il luogo scelto per ospitare la Festa, ma anche la stessa piazza Matteotti, oggi completamente trasformata, era il luogo preferito per chi voleva gustare i prodotti, ma anche sentire gli odori e i profumi all'interno del centro. Di sicuro erano altri tempi, e non per niente si è registrata una pausa, utile per pote rinnovare l'offerta.
Così, da qualche anno, con tutte le autorizzazioni del caso, si è scelta una location certamente diversa, ma più attrattiva e certamente chi ha avuto l'idea l'ha partorita in modo geniale. La Festa del Pesce infatti si ospita sulla Sacheta, sulla spiaggia della Madonna dell'Angelo, in un contesto davvero molto spettacolare, tra il caldo a volte limaccioso dell'estate, oppure in un clima diverso.
È capitato che a salutare i turisti si presentasse una brezza marina leggera e fresca, un climatizzatore naturale in grado di trattenere gli ospiti e permettere loro di mangiare pesce sempre di più, innaffiandolo con i vini del territorio. Capesante, canestrelli, cannolicchi, broetti, moscardini, di tutto e di più, in un caleidoscopio di colori, profumi e di calore, inteso come clima estivo e come affetto della gente di Caorle.